[Ricercatori_sa] Comunicato sulle prossime elezioni del Senato Accademico

Giuliana Fiorillo giuliana.fiorillo a unina.it
Mar 2 Apr 2013 11:01:21 CEST


Ricevo dal Coordinamento Ricercatori della Federico II il seguente Comuncato di interesse per il personale docente e ricercatore.
Cordiali saluti.
Giuliana Fiorillo, SA



Prossime elezioni del Senato Accademico
COMUNICATO
 
Venerdì 22 marzo 2013 si è svolta una riunione del coordinamento dei ricercatori dell’Università Federico II per discutere delle prossime elezioni del Senato Accademico. Hanno partecipato alla riunione ricercatori di tutte le aree culturali cui il Regolamento Generale d’Ateneo garantisce la rappresentanza in Senato Accademico, fatta eccezione per quella di Medicina.

Il nuovo regolamento elettorale per l’elezione del Senato prevede 24 rappresentanti del personale docente, 8 dei quali sono eletti tra i direttori di dipartimento, 16 sono invece PO, PA e RU dell’ateneo eletti in un collegio unico, principale novità dell’attuale meccanismo elettorale. Nella composizione del futuro Senato deve essere comunque garantita la presenza di 3 PO, 3PA e 5 RU.

Dalla discussione è emerso il comune auspicio che il processo di formazione delle candidature dei ricercatori sia partecipato e democratico, portando alla selezione di candidati che siano al tempo stesso espressione delle istanze della nostra categoria, anche alla luce degli sconvolgimenti dovuti all’applicazione della legge 240/2010, e frutto del più generale impegno a difesa della natura democratica, pubblica e aperta dell’Università italiana.

Le regole elettorali ci impongono di individuare candidature capaci di armonizzare la rappresentanza dei dipartimenti, che sono 26, e più in generale il pluralismo e la ricchezza delle aree culturali che caratterizzano il nostro ateneo. In considerazione del ruolo di programmazione strategica e di garanzia democratica che il nuovo Senato Accademico deve avere nella vita dell'Ateneo, riteniamo che i dipartimenti possano essere rappresentati non solo dai professori ordinari, ma anche dalle componenti degli associati e dei ricercatori.

Relativamente alle linee programmatiche che devono accompagnare le singole candidature, il coordinamento ritiene che siano almeno 3 le priorità che segnano il punto di vista dei ricercatori sulle prossime politiche d’ateneo:

Regolamento sul carico didattico: i ricercatori universitari non hanno mai cambiato il loro stato giuridico dalla legge 382 dell’80, cioè non hanno obblighi di didattica curriculare, ma solo integrativa. Possono su base volontaria partecipare alla didattica curriculare e devono vedere riconosciuta queste attività dalla prima ora di lezione nel rispetto della legge 240/2010, che prevede la retribuzione dei ricercatori impegnati in attività didattiche curriculari. In tal senso, crediamo che sia necessaria la revisione del regolamento per il conferimento di incarichi didattici per riaffermare la funzione e i diritti dei ricercatori; un buon punto di riferimento è il regolamento da poco approvato dal Politecnico di Torino.

Abilitazioni e piano straordinario: l'imminente conclusione del primo ciclo di abilitazioni ai sensi della legge 240 creerà molteplici tensioni in merito all'utilizzo delle risorse, soprattutto a fronte della contemporanea disponibilità delle (insufficienti) risorse provenienti dal piano straordinario (inserito nella 240 dopo le battaglie dei ricercatori) e delle risorse ordinarie. In questo contesto riteniamo indispensabile ribadire che le risorse ordinarie dovranno essere utilizzate per garantire un equilibrato programma di reclutamento e progressione di carriera, che non escluda nessuna fascia, e che in nessun caso si possano accettare meccanismi di compensazione rispetto alle progressioni consentite dal piano straordinario.

Diritti dei Ricercatori a Tempo Determinato: la legge 240 del 2010 ha cancellato la figura del ricercatore universitario, sostituendola con contratti di ricercatore a tempo determinato. Il primo, tipo A, di 3 anni (più 2), senza nessuna forma di “tenure”; il secondo, tipo B, di 3 anni con l’obbligo dell’immissione in ruolo come PA se alla fine del triennio il ricercatore risulti abilitato. Noi riteniamo che l’abuso del primo contratto significhi utilizzare lavoro precario per il funzionamento dell’università. Si deve procedere, nel rispetto di tutte le generazioni di ricercatori, a definire una pianta organica credibile, che consenta di pianificare i percorsi scientifici e programmare il reclutamento di un numero significativo di ricercatori di tipo B, per garantire nel tempo il ricambio del corpo docente e la valorizzazione dei percorsi scientifici dei tantissimi colleghi precari – spesso altamente qualificati - che ancora oggi lavorano nelle nostre strutture

Alla luce di queste analisi il coordinamento invita i colleghi ricercatori delle diverse aree scientifiche a convocare nel più breve tempo possibile delle assemblee per aree scientifiche e, ove possibile, nei singoli dipartimenti per discutere la situazione ed individuare quelle candidature sulle quali possano convergere le esigenze di vedere rappresentata con efficacia la nostra categoria, di vedere rappresentate le istanze di democraticità e di valorizzazione della natura pubblica del nostro ateneo, e la rappresentanza delle diverse aree scientifico/culturali.

 

Il Coordinamento dei Ricercatori della Federico II

 






Giuliana Fiorillo
Università degli Studi di Napoli "Federico II"
Dipartimento di Fisica
Complesso Universitario di Monte S. Angelo
Via Cinthia - 80125 Napoli

Phone: +39081676269
e-mail: giuliana.fiorillo a unina.it



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